Svolta di David Cameron sul tema dei migranti: il premier britannico si dice “profondamente commosso” dalla morte del bimbo siriano nel naufragio in Turchia, e ha quindi assicurato che la Gran Bretagna “assumerà le proprie responsabilità morali” nella crisi dei profughi, accogliendo più siriani.
Un profondo cambiamento della propria posizione dopo la tragedia del piccolo Aylan, che ha sconvolto l’opinione pubblica internazionale e ha riversato sul premier britannico una marea di critiche per la sua chiusura sul tema dell’accoglienza. “Chi ha visto quelle foto non può che restare colpito, e in quando padre, sono profondamente commosso. La Gran Bretagna è una nazione con dei valori morali, ci assumeremo le nostre responsabilità – ha dichiarato – . Ho inviato la Maria reale che ha salvato molte vite nel Mediterraneo. Londra dona lo 0,7% del Pil agli aiuti internazionali”.
Cameron si era trovato sotto attacco in patria sull’emergenza migranti, da parte della stampa e della politica. Nel suo intervento “riparatore”, tuttavia ha ribadito che “accogliere più persone non è la soluzione a questo problem. Abbiamo bisogno di una soluzione globale: un nuovo governo in Libia e dobbiamo risolvere i problemi in Siria. I responsabili di queste tragedie sono Bashar Al Assadi, i macellai dell’Isis e le bande criminali che gestiscono il traffico di esseri umani”, ha concluso il premier britannico.