Dopo Nimrud e Hatra i jihadisti dello Stato Islamico hanno devastato anche l’antica città assira fondata nel 717 a.C. con il nome di Dur Sarrukin. L’odierna Khorsabad, è situata a circa 20 chilometri a nord di Mosul e, secondo quanto riportato da un funzionario della sovrintendenza ai beni culturali della provincia di Ninive, i terroristi dopo aver saccheggiato gran parte delle antichità presenti sul territorio, hanno fatto saltare in aria quanto rimaneva.
Dur Sarrukin, divenuta famosa per i rilievi in pietra, ha le sue origini sotto il regno del sovrano assiro Sargon II e ne divenne presto la capitale. Le mura della città, oggi quasi del tutto scomparse, racchiudevano un’area di quasi 300 ettari di cui solo 10 del palazzo reale. “Ci rivolgiamo alla coalizione internazionale, che è responsabile, perché un’azione debole ha incoraggiato questi gruppi ad attaccare, distruggere e saccheggiare”. Questo l’allarme del ministro del Turismo iracheno Adel Shirshab che ha aggiunto: “Il mondo deve fermare le atrocità che i miliziani stanno compiendo altrimenti i gruppi terroristi andranno avanti”.
Non sono passati molti giorni da quando la follia devastatrice del Califfato ha portato alla completa cancellazione di Hatra, città del III secolo a.C. inserita nella lista dei siti patrimonio dell’umanità dall’Unesco, letteralmente rasa al suolo con i carri armati. A fine febbraio il museo di Mosul fu oggetto di un medesimo attacco che fece il giro del mondo attraverso un video diffuso su Twitter in cui venivano mostrate le immagini dei jihadisti mentre demolivano statue e bassorilievi antichi usando il martello pneumatico. Questa violenza dello Stato Islamico ha le radici nella dottrina fondamentalista sunnita che vieta qualsiasi riproduzione di essere umani o animali ritenute “offensive per l’Islam”.