Il presidente afgano Ashraf Ghani “condanna fermamente la caricatura del profeta Maometto pubblicata recentemente da Charlie Hebdo e la considera oltraggiosa per la sacra religione dell’Islam e per il mondo musulmano”, si legge in un comunicato del palazzo presidenziale”. Il presidente lo ha definito un atto “irresponsabile” e ha concluso dicendo che “la libertà di espressione dovrebbe essere utilizzata in modo costruttivo al fine di promuovere la coesistenza pacifica tra le religioni”.
Tensioni e proteste anche a Zinder, seconda città del Niger, la polizia è intervenuta lanciando gas lacrimogeni per disperdere oltre 1.000 giovani radunatisi davanti alla grande moschea di Niamey, alcune manifestazioni sono anche sfociate in violenza provocando la morte di quattro persone e il ferimento di altre 45, tra cui 22 agenti che sorvegliavano un centro culturale francese.
Manifestazioni violente si sono registrate anche a Kabul, Gaza e nello Yemen; alcuni lo hanno definito un venerdì della collera quello che si è celebrato ieri nel mondo arabo a causa della caricatura di Maometto pubblicata su Charlie Hebdo.
Intanto, il presidente francese Francois Hollande si è espresso ancora a difesa della “libertà di espressione”. “La Francia ha principi e valori e la libertà di espressione”, questi – ha affermato – i valori che sosteniamo nella lotta contro il terrorismo”.