Ancora tensioni in Burundi dove non cessano le manifestazioni di protesta contro la candidatura del controverso presidente uscente Pierre Nkurunziza, in cerca del terzo mandato consecutivo alle presidenziali del prossimo 26 giugno. Le autoritร del Paese rigettano la possibilitร che Nkurunziza si faccia da parte o che rinvii il voto: โIl governo non negozierร โ ha fatto sapere Bujumbura: โsu certe questioni che toccano la nostra sovranitร , la nostra Costituzione e la supremazia delle nostre leggi non si puรฒ discutereโ, ha avvertito il portavoce Philippe Nzobonariba.
Intanto sale la tensione in particolare nella capitale dove la sera del 26 maggio nuove proteste sono scoppiate nel quartiere di Cibitoke paralizzando le strade e in particolar modo la zona commerciale di Buyenzi, enclave musulmana nel cuore della cittร . Nei giorni scorsi a causa delle rivolte scoppiate a Mugamba, a una sessantina di chilometri a sudest di Bujumbura, un manifestante รจ stato ucciso dalla polizia e altri due sono stati feriti. Per lโopposizione le due consultazioni elettorali previste per il 5 giugno sono considerate โimpossibiliโ da portare avanti a causa del โdisordine politico e di sicurezzaโ al momento esistente nel Paese. Per il Burundi si tratta di un vera e propria guerriglia civile che ha raggiunto il massimo della violenza negli scontri tra polizia e manifestanti lo scorso 26 aprile quando sono morte 30 persone.
Si aggrava anche lโemergenza profughi, in quanto dallโinizio dei contrasti sono circa 105 mila le persone fuggite dal Paese. Nel loro esodo verso la Tanzania hanno dovuto combattere con la sete e la fame, ed ora anche con il colera che ha contagiato giร migliaia di persone. โHanno bisogno di acqua potabile, cibo e un riparo โ spiega in una nota la responsabile Africa di Oxfam Italia, Silvia Testi โ Siamo pronti a incrementare la nostra risposta, ma servono maggiori aiutiโ.