Annullato il divieto di indossare il burkini – il tanto discusso costume da bagno delle donne islamiche – sulle spiagge francesi. A deciderlo è il più alto organo di giustizia amministrativo della Francia, Il Consiglio di stato. Dopo la decisione presa da una quindicina di sindaci d’Oltralpe, tra cui quello di Nizza, dove lo scorso 14 luglio si era verificato un attentato di matrice islamica, la Lega per i Diritti Umani aveva deciso di fare ricorso contro la decisione del tribunale amministrativo di primo grado di Villeneuve-Lobet, vicino Nizza.
Per questo tribunale, il burkini sarebbe “passibile di offendere le convinzioni o le non convinzioni di altri utenti della spiaggia”, definendo così il divieto “necessario, appropriato e proporzionato”. Ma per la Lega dei Diritti Umani, il divieto “è un grave ed illecito attacco contro diversi diritti fondamentali”, tra i quali la libertà di religione.
Molti dei sindaci si sono dichiarati contrari alla decisione del Consiglio di Stato, annunciando di voler mantenere il divieto e le sanzioni per quelle donne che dovessero indossarlo sulle spiagge. Nei giorni scorsi una forte polemica si era accesa sulla spiaggia nei pressi della Promenade des Anglais, quando due agenti di polizia avevano costretto una donna a togliersi il burkini in spiaggia, davanti agli altri bagnanti.