E’ guerra civile in Burkina Faso. Il bilancio è pesante: 30 i morti e oltre 100 feriti per le proteste contro il regime. Già ieri si percepiva che la situazione era bollente e tutte le piazze principali di Ouagadugou, la capitale, erano state riempite per dire di no ad una riforma costituzionale che consentirebbe a Blaise Campaoré, presidente dal 1987, di candidarsi di nuovo.
La rinuncia al potere del presidente è una richiesta “non negoziabile”, afferma Wendé Sankara, portavoce dell’opposizione in Burkina Faso. “Blaise Compaoré ci ha ingannati tutti per 27 anni, sta ancora cercando di ingannarci”, ha dichiarato Sankara. “E’ da tanto che chiediamo le sue dimissioni”.
Il 29 ottobre i sindacati avevano scioperato ma ad oggi la situazione è degenerata in una guerra civile che rischia di fare ancora tante vittime e di mandare il Burkina Faso in un blackout sociale.