Con un blitz l’esercito regolare del Burkina Faso ha preso il controllo delle posizioni del Reggimento di sicurezza presidenziale che la scorsa settimana aveva guidato un tentativo di golpe contro il presidente Ouagadougou. Secondo quanto riferito dal capo di Stato ad interim, Michel Kafando, nessuna persona sarebbe stata uccisa nell’operazione. In precedenza il governo di transizione non aveva potuto fornire una stima ufficiale delle eventuali vittime, mentre il leader golpista Gilbert Dienderè aveva espresso il timore che i morti fossero “molti” a causa dell’uso dell’artiglieria da parte dei governativi.
“Alcuni depositi di armi sono stati saccheggiati dalla guardia presidenziale e, di conseguenza, cerchiamo di mantenere molto alta l’attenzione”, ha spiegato una fonte. Il generale Dienderè resta invece rifugiato in una sede diplomatica straniera a Ouagadougou, e l’esecutivo ha fatto sapere che sono in corso negoziati sulla resa di quello che per trent’anni era stato il braccio destro dell’ex presidente Blaise Compaorè. Kafando, dal canto suo, ha definito “un’impresa” l’operazione dell’esercito, che “ha posto fine alla crisi senza provocare perdite di vite umane”. “Con la conquista della base, inizia una nuova era per l’esercito del Burkina Faso”, ha affermato inoltre il presidente ad interim, elogiando “il patriottismo, il coraggio e l’eroismo dei militari”.