“Oggi lanciamo i negoziati per un ritiro ordinato del Regno Unito dall’Unione Europea e spero che possiamo identificare prioritĆ e calendario”. E’ quanto ha detto il capo negoziatore dell’Unione Europea, Michael Barnier, accogliendo la sua controparte britannica David Davis, nel giorno in cui partono ufficialmente i colloqui per negoziare la Brexit. Il capo-negoziatore Ue si ĆØ augurato di fare una prima relazione al Consiglio europeo di giovedƬ e di poter dire che “abbiamo avuto un inizio costruttivo dei negoziati“.
Davis: “Vogliamo una partnership profonda e speciale con l’Ue”
Il ministro “specializzato” David Davis, ha affermatoĀ che il Regno Unito vuole una nuova “partnership profonda e speciale con l’Unione Europea“, sottolineando che di fronte a sfide come il terrorismo “ĆØ piĆ¹ ciĆ² che ci unisce di quanto ci divide”. “In quest’epoca complicata, faremo tutto quel che possiamo per arrivare a un accordo nel migliore interesse dei cittadini”, ha aggiunto Davis, garantendo che i negoziati avranno “un tono positivo e costruttivo”.
Boris Johnson: “Accordo puĆ² essere fatto con profitto e onore per tutti”
Durante i negoziati ” ci sanno molte discussioni sul denaro e sul resto, ma dobbiamo alzare la prospettiva e guardare al futuro, siamo amici”, ha dichiarato Boris Johnson all’arrivo al Consiglio dei ministri degli esteri europei a Lussemburgo. Johnson ha anche sottolineato che “l’intero processo porterĆ ad una risoluzione felice del rapporto, cosa che puĆ² essere fatta con profitto ed onore per entrambe le parti”.
Il 22 e 23 giugno i primi verdetti
Non ĆØ facile prevedere cosa accadrĆ durante i negoziati, anche perchĆ© ĆØ la prima volta che uno stato membro decide di lasciare l’Unione europea. Intanto per le 18.30 del 19 giugno ĆØ attesa la prima conferenza stampa da Bruxelles. Le uniche certezze, al momento, sono i primi verdetti – attesi per giovedƬ 22 e venerdƬ 23 giugno –, quando sarannoĀ rivelate le nuove ubicazioni delle sedi dell’AutoritĆ bancaria europea e dell’Agenzia europea dei medicinali, entrambe stazionate a Londra e che, nel prossimo futuro dovranno cambiare la loro sede.