Perché i negoziati sulla Brexit abbiano successo “abbiamo bisogno oggi di discrezione, moderazione, rispetto reciproco e il massimo della buona volontà”, perché “se iniziamo a litigare ancor prima che inizino, diventeranno impossibili”. E’ questo l’ammonimento del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, dopo il premier britannico Theresa May ha accusato l’Ue di minacciare il Regno Unito e di tentare di influenzare il voto anticipato dell’8 giugno.
La posta in gioco è troppo alta per abbandonarsi alle emozioni
“Questi negoziati sono già abbastanza difficili – ha spiegato Tusk durante una conferenza stampa con la premier norvegese, Erna Solberg -. La posta in gioco è troppo alta per permettere che le nostre emozioni ci sfuggano di mano. In gioco c’è la vita quotidiana e gli interessi di milioni di persone su entrambe le sponde del canale”.
La Commissione Ue: “Troppi impegni per occuparci del voto Gb”
La Commissione ha “troppo da fare” per occuparsi delle elezioni nel Regno Unito del 8 giugno, ha detto il portavoce dell’esecutivo comunitario, Margaritis Schinas, rispondendo alle accuse di Theresa May su un presunto tentativo dell’Unione europea di influenza il voto. “Non siamo naif. Sappiamo che c’è un’elezione nel Regno Unito e la gente si agita”, ha spiegato Schinas. “Queste elezioni sono principalmente sulla Brexit, ma qui a Bruxelles siamo impegnati con il nostro lavoro. Quando avremo un governo britannico dopo le elezioni, avvieremo i negoziati in modo costruttivo sull’articolo 50 per i quali siamo pronti”.