Dopo quasi un mese di pausa estiva, a Bruxelles il capo-negoziatore per l’Ue, Michael Barnier, e la sua controparte britannica, David Davis, hanno iniziato il terzo round di negoziati sulla Brexit, mentre continua a scorrere il tempo in vista della scadenza di marzo 2019.
Juncker: posizione Gb non è soddisfacente
E sul divorzio di Londra dall’Unione europea, è tornato ad esprimersi anche il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, il quale ha affermato che nessuno dei documenti negoziali pubblicati dal Regno Unito “è soddisfacente”, ribadendo che c’è ancora “un’enorme quantità di questioni che devono essere risolte“.
Senza progressi no ai negoziati su relazione commerciale
Il presidente della Commissione Ue, inoltre, ha avvertito che i negoziati su una futura relazione commerciale tra il Regno Unito e l’Unione Europea potranno prendere il via solo quando saranno raggiunti progressi sufficienti sulle principali questioni legate al divorzio britannico, in particolare i diritti dei cittadini, il conto che Londra deve pagare per la Brexit e la frontiera tra Irlanda e Irlanda del Nord. “Dobbiamo essere chiari che non inizieremo negoziati sulle nuove relazioni economiche e commerciali prima che tutte le questioni del divorzio siano risolte – ha affermato Juncker in un discorso agli ambasciatori -. Prima di tutto regoliamo il passato, poi guardiamo il futuro“.