Si svolgerà il 12 marzo la votazione della camera dei Comuni sull'accordo sulla Brexit. Lo ha confermato la leader conservatrice britannica, Andrea Leadsom.
Il voto
La data era stata fissata dalla premier, Theresa May, come scadenza limite per un secondo voto, dopo la sonora bocciatura del 15 gennaio scorso, su un accordo rinegoziato con Bruxelles. Il governo sta continuando a lavorare per strappare all'Ue le concessioni necessarie ad ottenere il voto dei deputati, in particolare quelle legate alla controversa clausola del backstop, respinta dalla maggioranza dei parlamentari.
Leadsom ha anche ricordato che se il 12 marzo i Comuni dovessero respingere ancora una volta l'intesa, i parlamentari potranno scegliere se uscire senza accordo o posticipare la Brexit oltre la scadenza prevista del 29 marzo.
Lo scenario peggiore
Londra si prepara, quindi, anche allo scenario di un “no deal” che nell'immediato potrebbe portare numerosi disservizi. Oggi il ministro britannico dei Trasporti, Chris Grayling, ha assicurato che il governo garantirà la continuità dei voli tra il Regno Unito e l'Unione europea. L'obiettivo, ha spiegato, è assicurare “certezza e garanzia” all'industria aerea e ai consumatori e “ridurre al minimo la possibilità di un'interruzione” dei voli.
Sono circa 164 milioni i passeggeri che viaggiano ogni anno tra il Regno Unito e l'Ue e queste misure, ha spiegato il ministro, li aiuteranno a continuare a prenotare i voli tanto che ci sia o meno un accordo. L'accordo negoziato tra Londra e Bruxelles, se approvato definitivamente dal Parlamento britannico, stabilisce un periodo di transizione fino alla fine del 2020, quando entrambe le parti sperano di aver raggiunto un nuovo accordo sulle loro future relazioni.