Non c’ĆØ pace per il Brasile. Dopo il virus Zika, a minacciare le Olimpiadi arriva la crisi economica. A meno di due mesi dall’inizio delle Giochi, infatti, il Paese ĆØ nel caos e il governatore ad interim di Rio de Janeiro, Francisco Dornelles, ĆØ stato costretto a decretare lo stato di calamitĆ pubblica. “C’ĆØ il rischio di non riuscire a onorare gli impegni presi per i Giochi olimpici”, ha dichiarato Dornelles.
Tra il processo all’ex presidente Dilma Roussef e lo scandalo senza fine di Petrobras – il gigante petrolifero statale al centro di un giro di mazzette – che coinvolge buona parte del governo, le Olimpiadi rappresenterebbero per il Paese un’opportunitĆ unica di crescita economica e di rilancio sulla scena internazionale.
La scelta del governatore, perĆ², pur essendo inaspettata, sembra avere un senso. In Brasile sono attesi migliaia di turisti e il governo, ad oggi, non ĆØ in grado di garantire i servizi essenziali, come i trasporti pubblici, la sanitĆ e, soprattutto, la sicurezza.
L’allarme ĆØ serio, quindi, e la situazione ĆØ ancora piĆ¹ grave dato l’avvicinarsi della data di inizio dei Giochi. Tuttavia, il presidente brasiliano ad interim, Michel Temer, ha promesso aiuti e il governatore Dornelles ha potuto in questo modo autorizzare “misure eccezionali”.
Con questa “mossa”, Dornelles spera di poter aggirare i vincoli di bilancio causati dalla crisi economica che attanaglia al momento il Brasile. Anche se gran parte dei finanziamenti vengono dal municipio di Rio, infatti, lo Stato carioca ha la competenza in molti settori chiave, come il trasporto e lāordine pubblico.