Vescovi, ambientalisti, economia solidale: Jair Bolsonaro contro tutti. Il presidente brasiliano, ha annunciato un nuovo rimpasto nel suo governo: l'attuale segretario generale della Presidenza, il generale Floriano Peixoto, dovrebbe prendere il posto di un altro generale, Juarez Cunha, alla presidenza delle Poste. โSe confermato, sarร il quarto membro del governo di Bolsonaro a lasciare l'incaricoโ, fa notare il quotidiano O Globo. Peixoto รจ il secondo segretario generale della Presidenza ad essere sostituito dal capo di Stato: a febbraio venne esonerato dalla stessa poltrona il generale Gustavo Bebianno. Gli altri due esponenti dell'esecutivo costretti a rassegnare le dimissioni sono stati il ministro dell'Istruzione, Ricardo Velez Rodriguez, e quello del Governo, generale Carlos Alberto dos Santos Cruz. โSi tratta della quarta destituzione di un militare in meno di due settimaneยป, osserva il quotidiano Estado de Sao Paulo. Cosรฌ facendo Bolsonaro mostra il suo disappunto con l'ala militare del suo gabinetto. Nei giorni scorsi, oltre a rimuovere il generale Cruz, il presidente della Repubblica aveva licenziato anche i generali Franklimberg Ribeiro de Freitas, a capo della Fondazione nazione dell'indio (Funai), e Juarez Aparecido de Paula Cunha, responsabile delle Poste.
La preoccupazione per il Sinodo
Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha detto che รจ โpreoccupatoโ dalle possibili decisioni che possano sorgere dal Sinodo sull'Amazzonia convocato da Papa Francesco, denunciando che โvogliono rubarci l'Amazzoniaโ. In dichiarazioni al quotidiano Valor Economico, Bolsonaro ha detto che รจ โlogicoโ che si preoccupi per il sinodo โ che si svolgerร ad ottobre e di cui รจ stato pubblicato lโinstrumentum laboris tre giorni fa โ perchรฉ โquelli stanno cercando di creare nuovi Paesiโ dentro al territorio brasiliano. โSi tratta della 'triple A', un territorio di 136 milioni di ettari, che include le Ande e l'Amazzonia, fino all'Atlantico: una grande fascia che verrร posta sotto controllo mondiale, in nome della protezione ambientaleโ, ha spiegato il presidente. Secondo Bolsonaro โvogliono rubarci l'Amazzonia, e noi non siamo d'accordoโ, e anche โse la stampa all'estero dice che voglio distruggere l'Amazzonia, in realtร quello che voglio รจ che l'Amazzonia resti nostraโ. Nel febbraio scorso, il generale Augusto Heleno, ministro della Sicurezza Istituzionale, aveva denunciato โ in base a rapporti dell'intelligence โ che la Chiesa, e in particolare il cardinale Claudio Hummes, scelto dal Papa come relatore del Sinodo, stavano tramando โcontro l'interesse nazionaleโ in Amazzonia, riferisce lโAnsa. โIl compito del governo โ ha detto Heleno โ sarร quello di neutralizzare l'impatto di questo incontro e di rafforzare la sovranitร del Brasile, per impedire che interessi stranieri finiscano per prevalere in Amazzoniaโ.
Lo scontro economico
La settimana scorsa Joaquim Levy, presidente della Banca nazionale di Sviluppo economico e sociale (Bndes) brasiliana, si รจ dimesso dal suo incarico dopo una serie di scontri con il presidente Jair Bolsonaro, che lo aveva criticato apertamente nelle ultime settimane, in un mossa vista con preoccupazione dal settore privato. Levy ha comunicato le sue dimissioni al ministro dell'Economia, Paulo Guedes,, all'indomani dell'ultima esternazione di Bolsonaro, che ha detto che ยซne ho fin sopra la testaยป del responsabile del Bndes. Secondo i media locali, il presidente era particolarmente arrabbiato con Levy perchรฉ non ha promosso indagini sui prestiti concessi dal Bndes a Venezuela, Cuba e Angola durante i governi di Luiz Inacio Lula da Silva e Dilma Rousseff (2003-2016), che Bolsonaro ha denunciato come una malversazione di fondi pubblici per motivi di convenienza politica. Il presidente si riunirร oggi con il ministro Guedes per scegliere un nuovo presidente per il Bndes, che รจ la banca di sviluppo piรน importante dell'America Latina, specializzata nei crediti per grandi aziende e nel finanziamento di lavori di infrastruttura. Le dimissioni di Levy rappresentano โuna cattiva notizia, in questo momento in cui il Brasile ha bisogno di riformeโ, ha commentato Josรฉ Roriz Coelho, presidente dell'Associazione di imprenditori dell'industria plastica, mentre Sergio Pena Barreto, responsabile dell'organismo che rappresenta le grandi catene farmaceutiche, ha detto che โรจ un peccato che (Levy) sia andato via, perchรฉ รจ un dirigente serio, con un ottimo livello tecnicoโ.
Global Compact
Appena eletto Bolsonaro ha deciso lโuscita del suo Paese dal Patto globale per le migrazioni (Global Compact), al quale aveva invece aderito il suo predecessore Michel Temer. Lโorientamento era giร stato annunciato durante la campagna elettorale e, a neppure una settimana dal suo insediamento, lโesecutivo ha comunicato allโOnu la decisione ufficiale, motivata con il fatto che il Global Compact andrebbe a ledere la sovranitร nazionale del Paese. Il Brasile si aggiunge cosรฌ a Stati Uniti, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, mentre la decisione dellโItalia รจ ancora in sospeso. LโOnu, dal canto suo, ha fatto sapere che i primi danneggiati dalla decisione saranno i tre milioni di brasiliani che vivono allโestero.