LāIndia rilancia lāeconomia del Paese anche dal basso, il premier Narendra Modi ha lanciato infatti una nuova banca dedicata alle micro imprese e al microfinancing con un capitale iniziale di circa 3 miliardi di euro. Lāistituzione finanziaria del microcredito chiama Mudra ā che in hindi significa āmonetaā-, che sarebbe lāacronico per Micro Units Development Refinance Agency. Ā Lāintenzione ĆØ quella di fornire crediti fino a un massimo di un milione di rupie (circa 14.800 euro) a piccoli artigiani, con ālāobiettivo ā ha detto Modi ā di fornire fondi anche a chi non ha accesso al sistema creditizioā.
Questa iniziativa si inserisce in un piĆ¹ generale rilancio del Paese, infatti la revisione del Pil adottata dal governo di New Delhi a inizio anno ha trasformato ā a detta del governatore Rajan – lāIndia da elefante incagliato a lepre tra le grandi economie, con un tasso di crescita stimato al 7,4% nellāanno che si ĆØ chiuso il 31 marzo e che sembra che subirĆ un ulteriore accelerazione allā8,1% nel 2015-16, ritmo piĆ¹ sostenuto anche della Cina.
Se per il governo di Modi queste sono buone notizie, la Banca centrale indiana si trova invece nella scomoda situazione di dover valutare il ciclo economicoĀ e regolare la politica monetaria sulla base di dati che considera piuttosto controversi. In altre parole, deve capire se la crescita sul Pil riguarda soltanto dei numeri su tabulati, oppure lāeconomia indiana sta attraversando una fase di boom che non richiede nuovi tagli dei tassi. Per riuscire ad avere un quadro, bisogna considerare comunque anche altri fattori che non viaggiano certo su incrementi del genere, come lāinflazione, la produzione industriale, le performance delle imprese e delle esportazioni netti, che segnalano piuttosto una ripresa moderata dopo anni di stagnazione.