Boko Haram rivendica l’attacco contro la città di Baga nella quale avrebbero perso la vita circa 2mila persone. Lo ha fatto per bocca di un uomo che ha affermato di essere Abubakar Shekau, leader del gruppo terroristico che opera in Nigeria, Camerun e Niger. Nel videoclip postato su Youtube il jihadista ha ammesso: “Siamo quelli che hanno combattuto il popolo di Baga e li abbiamo uccisi nel modo in cui Egli (Allah) ci ha ordinato di fare nel suo libro”.
Il presunto Shekau ha annunciato che “Questo è solo l’inizio, quello che avete appena assistito la punta di un iceberg. Ci saranno molti altri morti e questo segnerà la fine della politica e della democrazia in Nigeria”. L’ultima parte del messaggio è particolarmente preoccupante visto che il prossimo 14 febbraio nel Paese africano si svolgeranno le elezioni presidenziali. L’eccidio di Baga ha generato un sentimento di sdegno nella comunità internazionale, come non si vedeva dai tempi del rapimento di 300 ragazze da parte della stessa Boko Haram lo scorso aprile. La maggior parte delle giovani sono ancora nelle mani dei terroristi.
Nel vicino Camerun la situazione è leggermente migliorata, l’esercito ha infatti ripreso possesso di una base militare occupata dai miliziani e ha liberati decine di donne e bambini. In Niger oggi si è svolta una riunione dei ministri degli Esteri degli Stati interessati per stabilire una strategia comune. Nel video Shekau li ha presi in giro: “Sono pronto all’attacco”. Martedì Fatou Bensouda, procuratore del tribunale dell’Aja, ha annunciato l’apertura di un fascicolo sulle uccisioni di massa commesse da Boko Haram e la volontà di perseguire i responsabili per crimini di guerra e contro l’umanità.