L’organizzazione terroristica jihadista conosciuta col nome di Boko Haram ha colpito ancora. Sospetti militanti del gruppo che sta seminando morte e terrore in varie zone dell’Africa hanno attaccato una base dell’esercito sull’isola di Karamga nel Lago Ciad, situato nella parte centro-settentrionale del continente sui confini di Ciad, Camerun, Niger e Nigeria. Lo ha riferito il ministero della Difesa del Niger. Al momento non ci sono dettagli sul numero delle vittime, ma una fonte militare nella regione ha riferito che l’esercito “potrebbe avere sofferto pesanti perdite”. In base a quanto si è appreso, gli estremisti islamici si sono avvicinati alla base a bordo di canoe motorizzate. Sono in corso operazioni “con gli aiuti degli alleati” per fermare Boko Haram.
Nei giorni scorsi ribelli della stessa organizzazione hanno costretto centinaia di soldati a fuggire da Marte, città di confine lungo le rive del lago Ciad, come affermato da un ufficiale e alcuni residenti. Responsabili dell’azione militare oltre 2 mila terroristi armati di bombe e carri armati, arrivati da varie parti del Paese. Secondo alcune fonti, invece, la città non sarebbe caduta e il ritiro dei soldati sarebbe strategico. Boko Haram da diversi mesi si è esteso anche in Camerun. Il vescovo Bruno Atebaha ha dichiarato che ultimamente nella sua diocesi sono stati uccisi 30 fedeli, mentre nell’ultimo anno sono stati rapiti almeno 2mila bambini e adolescenti. L’esercito del Camerun, insieme a quelli di altri paesi africani, sta combattendo contro Boko Haram a fianco dei soldati nigeriani dal 14 febbraio, quando è stata lanciata un’offensiva nel nord della Nigeria per riconquistare le città occupate dai terroristi.