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Boko Haram colpisce ancora: attacco in un villaggio

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Non è ancora possibile avere un numero preciso delle vittime. Ma senz'altro si è trattato di un attentato devastante, nella notte tra sabato e domenica, nel nordest della Nigeria. Nel villaggio di Mailari, nella zona di Guzamala, nello stato del Borno, miliziani del gruppo Boko Haram hanno aperto il fuoco: agenzia di stampa Reuters ha parlato di 19 morti, mentre per un soccorritore sono 63 le persone che hanno perso la vita.

Il gruppo terroristico nelle ultime settimane ha aumentato gli attacchi nel nordest del Paese africano, colpendo basi militari o convogli e uccidendo decine di persone, tra cui diversi militari. Gli attacchi mettono in discussione le ripetute affermazioni del governo nigeriano, secondo cui Boko Haram è stato o sta per essere sconfitto. Dal 2009, l’insurrezione del gruppo terroristico ha causato la morte di almeno 20 mila persone e ha costretto oltre 2,6 milioni di residenti dell’area del lago Ciad ad abbandonare le proprie case.

Secondo il Fondo per l'infanzia delle Nazioni Unite (Unicef), a partire dal 2013, otre mille minori sono stati sequestrati in Nigeria da parte del gruppo terroristico Boko Haram, tra cui le 276 ragazze rapite a Chibok nel 2014. Inoltre, almeno 2.295 insegnanti sono stati uccisi e più di 1.400 scuole sono state distrutte da Boko Haram nello stesso periodo. Hong sta fornendo assistenza di urgenza per gli sfollati del campo situato a Bama, seconda città dello stato di Borno. “Molti bambini sono in condizione critica quando arrivano, la loro condizione peggiora nel campo per mancanza di assistenza e di cure”, ha dichiarato Lisa Veran, portavoce di Msf in Francia. “Muoiono di malnutrizione”, ha dichiarato. Dallo scorso aprile oltre 10mila persone sono arrivate a Bama secondo Msf, in un campo che ha raggiunto la capacità massima di 25mila persone a fine luglio.

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