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Boeing precipitato, l'Iran ammette: “Errore di un soldato”

Uno sbaglio imperdonabile”. Bastano due parole via Twitter del presidente iraniano Hassan Rohani per passare da quella che Teheran stessa aveva bollato come “grande menzogna d'America” all'errore umano. Perché un “intoppo nelle comunicazioni” ci sarebbe stato a monte dell'abbattimento del Boeing 737-800 della Ukraine International Airlines (Uia), causato mercoledì mattina da un missile lanciato da un soldato che avrebbe agito autonomamente, senza alcun ordine. I 176 passeggeri, inclusi i membri dell'equipaggio, hanno perso la vita. Tra costoro, 63 erano canadesi, e per il Paese sono giorni di lutto nazionale.

Colpa di un soldato

Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Fars, sarebbe stata la Guida suprema iraniana Ali Khamenei a ordinare che venisse resa nota la verità, riporta l'agenzia di stampa iraniana Fars, ordinando che il risultato delle indagini “fosse reso noto in modo esplicito e onesto”. È emerso che l'errore sarebbe partito da un soldato, il quale avrebbe agito in maniera indipendente, cioè senza aver ricevuto alcun ordine a procedere. Lo ha riferito il generale iraniano della forza aerea delle Guardie della rivoluzione, Amirali Hajizadeh, che ha inoltre specificato l'imprevisto di un elemento: un intoppo nelle comunicazioni.

Lo schianto

Il volo PS752 era decollato da Teheran alle 6:12 di mercoledì mattina, diretto a Kiev. Stando alle rilevazioni, l'incidente sarebbe avvenuto quando l'aereo si trovava a quota 2.400 metri. Erano stati esclusi problemi al velivolo, dal momento che l'ultimo messaggio inviato dal pilota era stato “tutto ok”, né sono giunti messaggi radio di emergenza. Un comunicato diffuso dalle Forze armate iraniane spiega che l'errore è venuto ad inserirsi in un momento di delicata frizione tra Usa e Iran: “Mercoledì poco dopo l'attacco dell'Iran alle basi militari statunitensi in Iraq, il sistema di difesa aerea iraniana è stato in allerta per contrastare ogni possibile ritorsione degli americani, poiché alcune osservazioni avevano indicato movimenti aerei statunitensi verso siti strategici iraniani“. Stando a quanto comunicato dai militari – riferisce l'Ansa -, l'aereo ucraino avrebbe iniziato a volare vicino a un centro militare delle Guardie rivoluzionarie, sarebbe quindi stato erroneamente identificato come bersaglio nemico e sulla base di un errore umano 'involontario' è stato preso di mira dal sistema di difesa aerea”.

Le scuse

Da Teheran, il presidente Hassan Rohani ha comunicato di “rammaricarsi profondamente” per l'accaduto, che sul suo account Twitter bolla come “errore disastroso”. Ammette poi che le “indagini proseguiranno per identificare e perseguire” gli autori di questa “grande tragedia” e “questo sbaglio imperdonabile”. Gli hanno fatto eco le Forze armate iraniane, che hanno affermato che metteranno in atto “riforme essenziali nei processi operativi per evitare simili errori in futuro” oltre che perseguire per vie legali “coloro che hanno commesso l'errore”. Mentre si profilano le tempistiche per l'inchiesta, come comunicato dall'agenzia di stampa Fars, il primo ministro del Canada, Justin Trudeau ha chiesto che Teheran usi “trasparenza e giustizia” per le vittime.

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