āLāultimo dittatore dāEuropaā, il bielorusso Alexander Lukashenko, ha vinto di nuovo. Per la quinta volta consecutiva, il 61enne leader del Belaja Rus ĆØ Presidente. Le lezioni lo hanno incoronato con lā89% dei consensi, praticamente un plebiscito che perĆ² fa storcere il naso alla Ue e alle ā irrisorie ā opposizioni del Paese filorusso. Questi ultimi avevano chiesto ai cittadini di boicottare le urne. A essere messo sotto accusa era il voto anticipato che aveva consentito al 36,05% dei circa 7 milioni di elettori di votare cinque giorni prima: in mancanza di garanzie, secondo le opposizioni, questo ĆØ un modo perfetto per fare brogli.
A sfidare il āpadre-padroneā al potere dal lontano 1994, solo tre candidati di dubbia valenza e per lo piĆ¹ sconosciuti. Si trattava di Tatiana Korotkevich, attivista di una piattaforma civica ma scarsamente appoggiata da unāopposizione che lāha vista come una pedina del dittatore, che con il suo misero 4,42% si ĆØ piazzata seconda; Nikolai Ulajovich, capo di unāorganizzazione di cosacchi; e Sergei Gaidukevich, leader del Partito liberaldemocratico bielorusso. Il risultato definitivo ĆØ stato fornito dal capo della commissione elettorale Lidiya Yermoshina.
La definizione di āultimo dittatore dāEuropaā Lukashenko se lāĆØ guadagnata grazie alle limitazioni dei diritti civili e della libertĆ di stampa, ma anche per le note amicizie pericolose come quella con Putin. LāEuropa ha risposto negli anni con dure sanzioni, ma nemmeno la crisi economica che morde il Paese – debito pubblico altissimo ed economia stagnante e ipercentralizzata, con lā80% dellāindustria posseduto dal governo – ĆØ riuscita nellāintento di detronizzarlo. Contro di lui anche la neo Premio Nobel per la letteratura 2015, Svetlana Aleksievich che ā da Minsk – non ha mai nascosto la sua opposizione al regime.