No della Csu all'ipotesi di trattative con i Verdi per la formazione del nuovo governo in Baviera. Nonostante l'incontro di ieri sia stato giudicato “positivo” dal governatore Markus Soeder, sono emerse “due diverse visioni del mondo“, soprattutto sui temi della sicurezza interna, della difesa ambientale e dei migranti.
Nessuna trattativa
“Purtroppo oggi si è visto che alla Csu si è esaurito il coraggio”, ha commentato Katharina Schulze, vera vincitrice delle elezioni di domenica scorsa. Della stessa opinione Anton Hofreiter, che guida gli ambientalisti al Bundestag: “Con questa decisione la Csu si è giocata un'occasione“. Sia i cristiano-sociali sia i Freie Waehler di Hubert Aiwanger – i “liberi elettori”, ossia il “non-partito” formato da una rete di realtà elettorali comunali, tradizionalmente conservatrici – hanno invece oggi annunciato l'inizio delle trattative per la coalizione di governo. “Crediamo che alla fine prevarrà la stabilità. Per questo abbiamo deciso per l'alleanza con i Freie Waehler”, ha detto Soeder oggi a Monaco. La decisione è stata presa all'unanimità dai vertici della Csu – riuniti in teleconferenza sotto la presidenza del leader del partito nonche' ministro agli Interni Horst Seehofer – sulla base di una “condivisione di molte linee guida e molti singoli temi“.
Al lavoro
Con il voto di domenica scorsa, la Csu ha perso la maggioranza assoluta (nel 2013 aveva conquistato il 47,7% dei voti, attualmente precipitati al 37,2%). Le trattative sul contratto di coalizione inizieranno già domani e “proseguiranno certamente tutta la prossima settimana“, ha spiegato il governatore. “Abbiamo un gran quantità di cose in comune”, ha aggiunto. Per lui un'alleanza con i Verdi avrebbe significato “una forma di Grosse Koalition“, che però in una realtà come quella bavarese “sarebbe un errore dal punto di vista della teoria democratica”. Da parte sua Seehofer si dice “felice per questa decisione così chiara della presidenza della Csu a favore di un governo stabile per la Baviera”.