Escludiamo una frontiera fisica tra Irlanda e Irlanda del Nord, ci saranno delle procedure amministrative a cui dovranno sottoporsi le merci che passano la frontiera: il nostro ruolo è fare che siano più semplici e meno onerose possibile“. Così il capo negoziatore dell'Unione europea per Brexit, Michel Barnier, intervenendo al Parlamento europeo.
Lo scenario peggiore
Il rappresentante di Bruxelles ha aggiunto che un “no deal” (cioè l'ipotesi di un mancato accordo) avrebbe “ripercussioni enormi” sia per il Regno Unito che per la Ue, “ecco perché questa ipotesi non è mai rientrata nella nostra filosofia. Io lavoro per un accordo”, ha continuato. “Dalla Brexit abbiamo tutti da perdere – ha detto ancora Barnier – ci sforziamo per raggiungere un accordo più giusto e ambizioso”.
Trattative
Il capo negoziatore Ue ha poi rbadito che Bruxelles è “ancora aperta alla soluzione di una unione doganale che eliminerebbe tanti problemi” e ha confermato che fino al Consiglio Ue della settimana prossima, quando i 27 si siederanno al tavolo assieme a Theresa May, si “negozierà per cercare un accordo: mi auguro che mercoledì prossimo faremo passi avanti per un recesso ordinato e per minimizzare i problemi“.
Barnier ha ripetuto che Brexit è una sconfitta sia per l'Unione che per il Regno Unito, “un 'lose lose game'” e ha aggiunto che comunque continuerà a “guidare i negoziati fino alla fine, senza alcun spirito di rivincita e con lo stesso grande rispetto per un grande Paese che resterà in ogni caso un nostro alleato e un nostro partner”. In precedenza Barnier aveva aggiornato il collegio dei commissari sullo stato di avanzameno delle trattative, avvertendo che devono “devono essere fatti progressi decisivi entro il Consiglio europeo della prossima settimana”.