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Barnier: “Intesa non scontata”

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L'intesa tra Regno Unito e Ue sul periodo di transizione post Brexit “non è scontata“. Lo ha detto il capo-negoziatore dell'Unione europea, Michel Barnier, durante una conferenza stampa al termine del round di negoziati di questa settimana. “Il Regno Unito ha insistito per trovare un accordo in marzo sul periodo transitorio”, ma ci sono “una serie di disaccordi che considero come sostanziali“, ha spiegato Barnier, dicendosi “sorpreso”.

I nodi

Il capo negoziatore ha spiegato che i disaccordi riguardano i diritti dei cittadini che arriveranno nel Regno Unito durante la fase di transizione, la possibilità che Londra si opponga a nuove regole o leggi Ue e la richiesta britannica di poter entrare a far parte di nuove politiche nel settore della Giustizia e degli Affari interni. “In particolare sui diritti dei cittadini il Regno Unito riconosce che la libera circolazione delle persone si applicherà pienamente durante il periodo di transizione, ma non vuole estendere” i diritti previsti per il dopo Brexit ai cittadini “che arriveranno durante il periodo di transizione”, ha spiegato Barnier. Si tratta di “una questione principale per noi e per il Parlamento europeo”, ha ricordato il capo-negoziatore Ue. Barnier ha sottolineato che il Regno Unito “ha bisogno” della fase tranitoria per permettere alla sua amministrazione e alle sue imprese di prepararsi e di dare tempo ai negoziati sulle relazioni future.

Solo vantaggi

Secondo Barnier, in quella fase Londra vorrebbe “beneficiare di tutti i vantaggi” del mercato interno e dell'unione doganale. Di conseguenza la Gran Bretagna “deve accettarne tutte le regole e gli obblighi fino alla fine della transizione”. Se si vuole mantenere “lo status quo economico, si mantiene l'applicazione delle regole comprese le decisioni nuove che entrano in vigore durante il periodo di transizione”, ha avvertito Barnier: “ci sono dei punti che non sono negoziabili perché sono al cuore di ciò che sono il mercato unico e l'Ue”.

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