Sul massacro degli armeni che 100 anni fa venne portato avanti dall’Impero ottomano, interviene il segretario generale delle Nazioni Unite. Ban Ki-moon riafferma la verità storica del fatto anche se usa termini diversi da quelli del Pontefice, definendo la strage un “crimine atroce”. La parola “genocidio” con cui Papa Francesco ha ricordato nei giorni scorsi la tragedia perpetrata nei confronti del popolo armeno, ha suscitato le aspre critiche del Gran Mufti Mehmet Gormeza, massima autorità religiosa sunnita turca.
Le posizione di Ban Ki- moon è stata annunciata dal suo portavoce Stephane Dujarric che ha spiegato come il diplomatico sudcoreano non abbia però intenzione di istituire una commissione internazionale di inchiesta sulla strage. Oggi, ha aggiunto Dujarric, c’è una costante cooperazione tra gli armeni e i turchi “mirata a stabilire la realtà dei fatti. Questo dovrebbe rafforzare la nostra comune determinazione a prevenire la reiterazione in futuro di simili atroci crimini”. Proprio ieri, sia il governo di Ankara che il capo dei musulmani turco, hanno fortemente attaccato Bergoglio negando ogni genocidio e accusando il Papa di venire da un Paese come l’Argentina, che ha offerto rifugio ai criminali nazisti.