Cinque manifestanti e un poliziotto morto. E’ questo il bilancio stilato dalle forze dell’ordine alla fine dell’imponente manifestazione che si è svolta a Baghdad. Durante il corteo si sono verificati scontri tra alcuni gruppi di persone e le forze dell’ordine.
La protesta
Ad organizzare la manifestazione – che si è snodata per le vie della capitale irachena – sono i sostenitori dell’imam sciita Moqtada al-Sadr che chiedono le dimissioni dei membri dell’attuale commissione elettorale nominata dal premier Haidar al Abadi. Il sindaco di Baghdad, Ali Tamimi, membro dello stesso movimento sadrista, ha annunciato la morte di cinque manifestanti e il ferimento di oltre 300 persone negli scontri avvenuti a piazza Tahrir e dintorni, non lontano dall’ingresso della super-fortificata Zona Verde, dove sorgono le sedi istituzionali e le ambasciate. Secondo Tamimi, la polizia ha sparato sulla folla con proiettili veri.
Presto altre mobilitazioni
Dopo gli scontri, lo stesso al-Sadr ha chiesto ai suoi sostenitori di rientrare nelle loro case, ma di tenersi pronti per future mobilitazioni che ci saranno fino a quando non verrà cambiata la legge elettorale. Gli appartenenti al movimento sadrista voglio un sistema più proporzionale: questo permetterà di far contare maggiormente il loro peso demografico. Secondo le ultime stime del governo, i sadristi sono oramai circa il 65 per cento della popolazione irachena.