Almeno 16 persone sono morte e 38 sono rimaste ferite nell'esplosione di un'autobomba a Kandahar City, capoluogo dell'omonima provincia meridionale afghana. Lo riferisce la tv statale Ariana News di Kabul.
Dinamica
Il portavoce del governo provinciale, Daud Ahmadi, ha reso noto che il veicolo è stato intercettato dagli agenti dell'intelligence (Nds), ma è esploso prima che la carica che aveva a bordo potesse essere disinnescata. Il bilancio delle vittime – ha aggiunto – potrebbe aggravarsi a causa delle condizioni critiche di molti feriti. Il veicolo saltato in aria era un minibus parcheggiato nelle vicinanze del commissariato di polizia del 14simo distretto. Nella zona dell'esplosione, si è appreso, gli agenti hanno trovato un importante deposito di armi ed esplosivi. Fonti ospedaliere hanno precisato che almeno quattro dei morti sono membri delle forze di sicurezza mentre gli altri sono civili che nel mercato della zona facevano acquisti in previsione del pasto serale del Ramadan.
Gli altri attacchi
L'attentato a Kandahar arriva all'indomani della serie di attacchi lanciati dai talebani contro checkpoint di sicurezza nella provincia di Ghazni. Almeno 14 poliziotti sono rimasti uccisi nei distretti di Dih Yak e Jaghatu, tra cui il capo della polizia locale Faizullah Toofan e il comandante Haji Baraket. Gli attentati sono stati lanciati nel tardo pomeriggio di lunedì e sono continuati nella notte. Il portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid, ha rivendicato la paternità delle violenze, sostenendo che i miliziani hanno conquistato il quartier generale a Jaghatu e diversi checkpoint della polizia a Dih Yak. Sempre i talebani lunedì hanno esortato gli abitanti di Kabul a evitare centri militari e dell'intelligence, nel mirino di nuovi attentati. Di recente i terroristi islamici hanno offerto l'amnistia alle truppe afghane ma solo se lasciano i “ranghi nemici“.