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Austria, Strache si è dimesso

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Si spacca il fronte governativo in Austria, dove il cancelliere Sebastian Kurz ha escluso ulteriori collaborazioni con il suo vice Heinz-Christian Strache, leader dell'Fpö. Decisivo, a quanto pare, un video che mostrerebbe il vicecancelliere a  Ibiza, durante un incontro con una presunta nipote di un oligarca russo, tale Aljona, con la quale discuteva di un ipotetico investimento di oltre 200 milioni di euro per l'acquisizione di quote della stampa austriaca con denaro di non specificata provenienza. Nel corso della conversazione, i due avrebbero discusso anche di altri “favori reciproci” ma, a quanto pare, la sedicente “nipote di…” altro non era che un'adescatrice e l'incontro è stato ripreso dalle telecamere piazzate da due quotidiani, Der Spiegel e Sueddeutsche Zeitung. Il filmato è stato diffuso e il vicecancelliere e leader dei nazionalisti è finito nella bufera, rischiando di trascinare con sé tutto il governo.

Scenario incerto

Sono attese a breve le prossime mosse del governo ma, come ampiamente previsto dai media locali, sono arrivate puntuali le dimissioni di Strache (già invocate ieri da tutti i fronti dell'opposizione) come tentativo capitale di salvare l'esecutivo guidato da Kurz che, dopo aver convocato una riunione d'emergenza nella serata di ieri, dovrebbe parlare alla stampa nelle prossime ore. Di sicuro, il rischio maggiore è lo spaccamento della coalizione di destra, alla guida del Paese dal 2017: in caso la frattura diventasse portatrice di danni irreversibili e, nella peggiore delle ipotesi, il governo non dovesse superare la crisi, apparirebbe quasi certa la convocazione di elezioni anticipate quando, ormai, si è nel pieno della campagna che porterà alle Europee del 26 maggio. Un tentativo di salvare la baracca in extremis potrebbe consistere nel piazzare al posto di Strache un collega di partito, mossa che permetterebbe al governo di tirare dritto e superare la tempesta, perlomeno fin dopo le ormai imminenti elezioni.

Edith Driscoll: