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Australia, il ciclone Debbie si abbatte sul Queensland: evacuate 3500 persone

La costa nordorientale dell’Australia fronteggia il ciclone Debbie, abbattutosi alle prime luci del 28 marzo (ora europea) nell’area del Queensland, come spiegato dall’ufficio meteorologico australiano, con venti che, stimano le previsioni, arriveranno a toccare vertici di 300 chilometri orari. Piogge torrenziali hanno già spazzato la zona costiera e proseguiranno per alcuni giorni. Sono state circa 3500 le persone sfollate su disposizione di Annastacia Palaszczuk, premier dello stato nordorientale dell’isola, la quale ha già dato annuncio che, quello con cui lo Stato si trova faccia a faccia, sarà un ciclone “molto forte”.

Il più forte dal 2011

Secondo quanto riportato dagli esperti, Debbie sarà la tempesta più violenta da 6 anni a questa parte, ossia da quando, nel 2011, il ciclone Yasi si abbatté con forza sulle case del Queensland, distruggendone diverse. Quasi totalmente evacuate le città di Proserpine e Home Hill, situate nell’area meridionale da Townsville, a circa 100 chilometri dal centro città. Anche il primo ministro dell’Australia, Malcolm Turnbull, ha diramato un’allerta ufficiale alla popolazione residente nella zona che verrà colpita con più violenza: “Vi prego di assicurarvi che vi troviate in condizione di sicurezza – ha fatto sapere il ministro -. Se avete ricevuto un ordine ufficiale di evacuazione, voi e la vostre famiglie dovete lasciare le vostre case immediatamente. Cercate rifugio presso amici o familiari nell’entroterra o in zone in altitudine”.

Sfollati in 3500

A scopo preventivo, le scuole sono state chiuse ed era stato previsto lo sfollamento di almeno altre 2 mila persone. Circa un centinaio, secondo quanto fatto sapere da fonti locali, si sarebbero rifiutate di lasciare le proprie abitazioni, nonostante le previsioni meteorologiche abbiano stimato la forza del blizzard a 4 su 5. Prima dell’arrivo delle piogge e dei venti, la popolazione si era attivata per limitare i danni previsti dall’arrivo di Debbie, rinforzando porte, finestre e vetrate delle abitazioni e predisponendo il necessario nei rifugi d’emergenza. Stando ai numeri forniti dalle autorità australiane, le persone a rischio, a fronte dei 3500 sfollati, sarebbero almeno 25mila:Le persone che vivono nelle zone costiere o pianeggianti soggette ad alluvioni dovrebbero seguire il consiglio dei servizi di emergenza locali e ripiegare finché c’è ancora tempo – ha spiegato Bruce Gunn, direttore regionale dell’Ufficio meteorologico del Queensland -. E’ probabile che Debbie possa mantenere una certa forza anche verso l’interno, con venti forti e precipitazioni abbondanti”.

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