E’il secondo attentato in una settimana che colpisce il capoluogo turco. L’esplosione è avvenuta nel quartiere di Sultanahmet, attraversato ogni giorno da centinaia di turisti. La kamikaze si è fatta saltare in aria vicino la stazione di polizia di Instanbul, provocando un ferito grave e la morte di un agente.
Vasip Sahin, governatore della città, ha spiegato che la donna che indossava il niqab è entrata nell’edificio fingendo di aver perso il portafogli e si è rivolta alle autorità parlando inglese. Pensando fosse una turista la polizia le ha impedito l’accesso, a quel punto si è verificata l’esplosione.
I soccorsi che hanno raggiunto immediatamente il luogo, hanno trasportato i feriti in ospedale. Uno di loro è deceduto nel tragitto. La zona è stata attualmente blindata vietando l’accesso a qualunque autoveicolo. La donna, il cui corpo nell’impatto è stato dilaniato, non è ancora stata identificata. L’attacco è stato rivendicato dal fronte rivoluzionario della liberazione (Dhkp-c), un movimento vicino all’estrema sinistra già precedentemente inserito nella lista delle organizzazioni terroristiche dalla Turchia, dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea.