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ATTENTATO CONTRO UNA FABBRICA A LIONE, DECAPITATO UN UOMO

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Un morto e diversi feriti. Questo il bilancio di un attentato di matrice fondamentalista, avvenuto in un impianto di gas industriale a Saint-Quentin-Fallavier, vicino Lione, in Francia. Intorno alle 9.50 uno o più uomini si sono introdotti all’interno dello stabilimento e hanno aperto le valvole provocando una terribile esplosione. Gli attentatori si sono qualificati come miliziani dell’Isis, mostrando drappi jihadisti tenuti in mano.

Vicino alla zona dove è avvenuto l’attacco è stato rivenuto un cadavere decapitato. Si tratterebbe di imprenditore locale. La testa della vittima, ricoperta di scritte in arabo, sarebbe stata abbandonata “a svariate decine di metri dal corpo”. Le forze di sicurezza francesi hanno perquisito l’appartamento di Yassin Sali, 35 anni, sospetto autore dell’attacco. Secondo la stampa locale, l’uomo si era trasferito sei mesi fa, con la moglie e i tre figli, nella periferia di Saint-Priest. Proprio la moglie non si capacita di quello che è successo. Raggiunta telefonicamente dall’emittente Europe1, la donna, visibilmente agitata, afferma di non sapere nulla dell’attentato. “Non so cosa sia successo, l’hanno arrestato?”, chiede, raccontando che Yassin, che lavora come fattorino, è uscito di casa alle 7 per andare a lavorare come tutti i giorni. “Dicono che è un terrorista ma non è possibile. Io lo conosco mio marito… Abbiamo una vita familiare normale, lui esce per andare a lavorare e rientra. Anche ieri sera era normale…”. Il giornalista chiede se Yassin è religioso, lei risponde “si’ siamo musulmani” e il cronista incalza: “Molto osservanti?” “No siamo normali, osserviamo il Ramadan…”. Fermata anche una seconda persona.

L’azienda nella quale è avvenuta la deflagrazione è l’Air Products che si trova in avenue des Arrivaux, nel sud-est della Francia. Sul posto si sono recati il ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve, e anche il ministro degli Esteri, Laurent Fabius.

Il presidente francese, Francois Hollande, ha lasciato il vertice del Consiglio Europeo e sta facendo ritorno a Parigi. “L’indagine sull’attentato è stata affidata all’antiterrorismo – ha annunciato l’inquilino dell’Eliseo – il ministro degli Interni si è recato immediatamente sul luogo dell’attentato con il procuratore e la persona sospettata di aver commesso l’attentato è stata già arrestata e identificata. Il luogo è stato isolato già dai primi minuti e sono state adottate tutte le misure di sicurezza per evitare drammi ulteriori e ulteriori azioni dannose”. Dopo aver confermato l’arresto di un sospetto Hollande ha assicurato che lo Stato farà quello che “i francesi si aspettano: sradicheremo i gruppi responsabili di queste azioni. La sola risposta è l’azione, la prevenzione e la dissuasione e non l’emozione. Non bisogna cedere alla paura”.

Luca La Mantia: