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Attentati di Londra: l’Isis rivendica. Perquisizioni e arresti a Barking

Non si fermano le perquisizioni della polizia britannica a Barking e Newham, nella zona orientale di Londra dove, alle 4 del mattino (ora locale), sono stati effettuati blitz in due differenti abitazioni, nell’ambito delle indagini sull’attentato terroristico di sabato sera, quando tre uomini, a bordo di un furgone, hanno travolto la folla nei pressi del London Bridge, procedendo poi all’accoltellamento dei passanti, provocando 7 morti e 48 feriti, 21 dei quali in gravi condizioni. Nel frattempo è arrivata, attraverso l’agenzia “Amaq”, la rivendicazione del sedicente Stato islamico, il quale ha fatto sapere che “un distaccamento di nostri combattenti ha portato a termine l’azione”. Nel corso delle precedenti operazioni, le Forze dell’ordine del Regno Unito avevano già tratto in arresto 12 persone (7 donne e 5 uomini fra i 19 e i 60 anni) sospettate di essere in correlazione con gli attacchi. Scotland Yard ha fatto sapere di essere a conoscenza dell’identità dei tre attentatori, i nomi dei quali verranno resi noti “non appena sarà operativamente possibile”.

Una vicina di una delle abitazioni perquisite dalla polizia a Barking, considerata la casa di uno degli attentatori di Londra, ha riferito al Guardian che nell’appartamento abita un uomo magro, con la barba, di circa 25 anni, sposato e con un figlio di non più di due anni. Si ritiene che l’uomo sia di origine pakistana. Questo lascia intendere che la polizia abbia identificato almeno uno dei componenti del commando che nella notte ha seminato terrore e morte al London Bridge.

Identificata la prima vittima. Nessun italiano coinvolto

Intanto la Farnesina attraverso l’unità di crisi e in stretto contatto con l’ambasciata e il consolato generale continua ad effettuare le verifiche del caso. Al momento non risultano italiani coinvolti. Il lavoro continua dato l’elevato numero di italiani presenti a Londra. Era stato l’ambasciatore Terracciano a parlare a Rai News di due connazionali di cui non si avevano ancora notizie. E’ stata intanto identificata la prima vittima: si tratta di una donna canadese, Christine Archibald.

Poliziotti feriti

Ci sono anche due poliziotti tra i 48 feriti ricoverati in cinque ospedali vittime del duplice attentato nella notte a Londra. Entrambi sono gravi ma nessuno è in pericolo di vita. Lo ha reso noto Scotland Yard. Secondo il Guardian, uno dei due era fuori servizio, ha neutralizzato uno dei terroristi in un confronto, di cui ancora non sono chiare le modalità, in cui sarebbero rimaste ferite anche due altre persone. L’altro poliziotto ferito è un agente della British Transport Police, la polizia che si occupa della sicurezza dei trasporti.

Solidarietà agli inglesi

Intanto arriva la solidarietà del mondo. Il Papa l’ha espressa durante il Regina Coeli. In un messaggio la cancelliera tedesca Merkel  ha affermato: “Oggi siamo uniti nell’orrore e nel dolore, ma allo stesso modo anche nella determinazione” della lotta contro “ogni forma di terrorismo. A nome della Germania, ripeto che siamo fermi e risoluti fianco a fianco con il Regno Unito”. La Tour Eiffel spegnerà le sue luci questa sera in omaggio alle vittime degli attacchi di Londra. E’ quanto si legge sull’account Twitter del celebre monumento parigino. “Questa sera a mezzanotte e quarantacinque spegnerò le mie luci in omaggio alle vittime degli attacchi di Londra“, si legge su Twitter.

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