Dopo la conferma da parte della Procura di Parigi della morte di Abdelhamid Abaadou, resta ancora un mistero da risolvere, ossia che fine abbia fatto Abdeslam Salah. Nella serata di ieri, infatti, alcune fonti avrebbero comunicato che il corpo del terzo terrorista rimasto ucciso durante il blitz a Saint Denise fosse quello di Salah. Anche l’intelligence italiana è in attesa della conferma da parte degli 007 cugini d’Oltralpe, ma la risposta sull’identità del terzo terrorista dovrebbe arrivare attraverso l’esame del Dna comparato a quello dei suoi familiari residenti a Parigi. Se l’identità venisse confermata, la Francia potrebbe tirare un sospiro di sollievo, in quanto la cellula dell’Isis che venerdì 13 ha causato un massacro nella capitale francese potrebbe essere stata annientata.
Ma in realtà è giallo sulla sorte di Salah. Infatti la Francia non è in grado di confermare se uno dei maggiori sospettati per gli attentati di Parigi sia morto, se si trovi attualmente sul territorio nazionale o se sia in Belgio. A esprimere questa preoccupazione è stato lo stesso premier Manuel Valls in un’intervista alla rete televisiva France 2. “La minaccia è lì. Non sappiamo cosa si possa immaginare, ecco il motivo”, ha spiegato il primo ministro Francese. “La caccia continua”, ha aggiunto riferendosi a Salah Abdeslam. “Sappiamo che ci sono altre persone che possono venire in Europa. Dobbiamo essere vigili”.
Secondo alcune fonti dell’Ansa, infatti, il super ricercato Salah, 12 ore dopo gli attentati sarebbe stato fermato da una pattuglia su un’autostrada francese e, dopo aver verificato i suoi documenti – ma ancora non era chiaro il suo legame con la strage del 13 novembre – e dopo aver chiesto conferma ai vertici di Parigi, Salah sarebbe stato lasciato passare. Ma come ha ribadito il premier Valls, la “caccia continua”, infatti secondo quanto riportato oggi dal quotidiano belga La Derniere Heure, Salah si troverebbe in Belgio, nella regione di Chimay.