La voce circolata nelle ore immediatamente successive all'ultimo attentato operato a Kabul ha preso forma non più tardi di mezza giornata fa: c'è anche un soldato americano fra le vittime del nuovo massacro dei gruppi terroristici afghani, identificato come il sergente di prima classe Elis A. Barreto Ortiz, di origine portoricana e quarto militare degli Stati Uniti a cadere vittima degli attentati terroristici nel Paese nelle ultime settimane. Una morte che, probabilmente, ha influito sulla scelta di Donald Trump di non recarsi all'incontro top secret con la delegazione talebana a Camp David, decisione annunciata a colpi di tweet in seguito alla rivendicazione del doppio attentato di Kabul (3 e 5 settembre scorsi) in cui sono morte complessivamente 26 persone, incluso il sergente Ortiz. Tramonta dunque, almeno per ora, la possibilità di istituzionalizzare, nonostante la natura segreta del colloquio, le trattative coi talebani per la cessazione del conflitto iniziato dopo l'11 settembre.
I tweet del presidente
L'annuncio via Twitter, oltre a mettere fine provvisoria alle trattative, viola anche per la prima volta la natura di riservatezza che le ha finora accompagnate. Una decisione, quella di Trump, dettata probabilmente dalla provocatoria rivendicazione degli attentati da parte dei talebani che, a quanto sembra, avrebbero specificato che l'intenzione degli attentatori era colpire la sede dell'Intelligence a Kabul (assieme al sergente americano, anche un altro militare di nazionalità rumena della Resolute Support delle Nazioni Unite è stato ucciso): “All'insaputa di quasi tutti – ha scritto il presidente -, i principali leader talebani e, separatamente, il presidente dell'Afghanistan, domenica si sarebbero incontrati segretamente con me a Camp David. Stasera (ieri, ndr) erano attesi negli Stati Uniti. Sfortunatamente, al fine di creare un'arma di pressione hanno ammesso un attacco a Kabul che ha ucciso uno dei nostri soldati migliori, e altre 11 persone. Ho immediatamente cancellato l'incontro e ho sospeso i negoziati di pace”.
La critica di Trump è stata incentrata anche sulla doppia natura degli interlocutori, tornati a colpire durante le trattative: “Che tipo di gente ucciderebbe così tante persone per tentare di incrementare la sua forza di contrattazione? Così hanno solo peggiorato le cose! Se non riescono ad accordarsi su un cessate il fuoco durante questi importantissimi colloqui di pace e uccidono addirittura 12 persone innocenti, probabilmente non hanno il potere di negoziare comunque un accordo significativo. Quanti altri decenni sono disposti a combattere?”.