E’ di 46 morti il bilancio di un attacco talebano contro una base dell’esercito nella provincia meridionale di Kandahar. Lo riferisce oggi la tv Tolo di Kabul. Secondo fonti ufficiali citate dall’emittente l’offensiva è cominciata con l’intervento di due kamikaze che hanno fatto esplodere altrettante autobomba nel distretto di Maiwand, causando, oltre le vittime, anche 24 feriti.
Come già fatto per attentati realizzati nei giorni scorsi i terroristi hanno usato come autobomba veicoli da ricognizione militari americani Humvee catturati durante il lungo conflitto con la Coalizione internazionale. Le esplosioni hanno permesso a numerosi insorti armati di penetrare nella base ingaggiando un conflitto durato orecon le forze di sicurezza afghane. A sostegno di queste ultime è intervenuta la missione “Resolute Support” della Nato che, secondo una fonte provinciale afghana, “ha bombardato le posizioni dei talebani uccidendo dieci militanti“. L’attacco è stato rivendicato dai talebani dell’Emirato islamico dell’Afghanistan.
Sei agenti della Polizia locale afghana (Alp) sono stati, invece, uccisi in scontri con i talebani nel distretto di Chamtal della provincia settentrionale di Balkh. Lo riferisce oggi l’agenzia di stampa Pajhwok. Il portavoce della polizia provinciale, Zia Durrani, ha indicato che gli insorti hanno attaccato attorno alle 22 locali nell’area di Jer Qalaun accampamento della Alp, un corpo diverso dalla polizia nazionale afghana (Anp) perché formato su base etnica locale in ogni provincia, con una formula sperimentata dagli Usa in Iraq. Fra le vittime dello scontro a fuoco, ha infine detto Durrani, c’è anche il comandante del check-post, Fida Mohammad, mentre gli insorti hanno perso un loro comandante, il Mullah Sattar.