Continua a salire il bilancio dei morti nell'attacco compiuto a Bir El Abd, piccolo centro situato nel nord del Sinai, in Egitto. L'attentato, portato a termineĀ piazzando una “bomba all'interno” del luogo di culto e sparando sui fedeli che fuggivano dopo l'esplosione, ha provocato finora almeno 235 mortiĀ 125 feriti. I fedeli fuggiti dopo l'esplosione, hanno raccontato all'Ansa fonti che preferiscono restare anonime, sono stati presi di mira dai jihadisti “che li stavano aspettando davanti alla porta”. Secondo quanto riferito da alcuni testimoni, riportati dai mezzi d'informazione locali, gli attentatori avrebbero aperto il fuoco anche nei confronti delle ambulanze giunte sul posto per prestare soccorso ai feriti le quali, comunque, sono riuscite a oltrepassare la barriera di fuoco e a raggiungere la moschea.
La moschea colpita
L'attentato ĆØ avvenuto durante la preghiera del venerdƬ islamico. Nel Sinai settentrionale, ma soprattutto piĆ¹ a est, ĆØ attivo un gruppo terroristico alleato dell'Isis. Le stesse fonti hanno riferito come la moschea finita al centro dell'attacco sia frequentata assiduamente dallaĀ dalla tribĆ¹ Sawarka, la piĆ¹ grandeĀ del nord del Sinai: la stessa, inoltre, ĆØ conosciuta per la sua collaborazione con le autoritĆ egiziane nella lotta al terrorismo islamico. Al momento, tuttavia, non c'ĆØ stata alcuna rivendicazione. La moschea, inoltre, ĆØ considerata una roccaforte del sufismo, un orientamentoĀ mistico dell'islam che i gruppi terroristici considerano apostata.
“Forza brutale”
Il presidente egiziano Fattah Al Sisi. dopo aver presieduto una riunione d'emergenza dei responsabili della sicurezza, ha parlato ai suoi concittadini.Ā “La tristezza e il dolore che provano ora gli egiziani non sarĆ vano – ha detto – gli egiziani trarranno da questo dolore la volontĆ di affrontare il terrorismo”. Il capo di Stato ha assicurato cheĀ “le forze armate risponderanno con forza brutale a questo gruppuscolo”. Questo attentato, ha aggiunto, “non fa altro che renderci che piĆ¹ solidi, piĆ¹ forti e piĆ¹ uniti nella nostra lotta contro il terrorismo“
Reazioni
L'agenzia Mena, inoltre, ha riferito la pervenuta condanna da parte del centro teologico “Al-Azhar”, il piĆ¹ influente dell'Islam sunnita eĀ situato al Cairo. La stessa fonte ha citato le dichiarazioni del grande ImamĀ Ahmed al-Tayeb. Una dura critica ĆØ arrivata anche dal segretario generale della Lega Araba, Ahmed Aboul-Gheit, il quale “ha condannato nei termini piĆ¹ duri l'attentato terroristico compiuto contro la moschea di Al-Rawdah nel governatorato del Sinai settentrionale facendo morti e feriti tra i fedeli innocenti”. Rawdah ha espressoĀ “le proprie piĆ¹ sincere condoglianze all'EgittoĀ e alla sua dirigenza, governo e popolo”.Ā Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha inviato le sue condoglianzeĀ “per le vittime del terribile attentato”. Il premier italiano, Paolo Gentiloni, ha espressoĀ “orrore per la strage terroristica nella moschea del Sinai. I nostri pensieri vanno alle vittime, la nostra solidarietĆ alle famiglie colpite e all'Egitto”. Anche il ministro Agelino Alfano ha manifestato la “vicinanza dell'Italia al popolo dell'Egitto per il vile attacco terroristico alla moschea di Al Rawdah. La paura non prevarrĆ ”. Donald Trump ha, invece, parlato di attacco “orribile e vile”.Ā Il mondo, ha proseguito il presidente Usa, “non puĆ² tollerare il terrorismo, dobbiamo sconfiggerli militarmente e screditare l'ideologia estremista che forma la base della loro esistenza”. Secondo Vladimir Putin “l'uccisione di civili nel corso di una funzione religiosa ĆØ un atto scioccante per crudeltĆ e cinismo: una volta di piĆ¹ si dimostra che i terroristi sono privi di moralitĆ umana”. Il leader russo si ĆØ detto pronto a “incrementare la cooperazione con l'Egitto, paese amico, nella sua lotta contro il terrorismo interno”.
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