L’Isis ha rivendicato l’attentato dinamitardo che ieri pomeriggio è avvenuto al posto di blocco della polizia nella parte ovest di Tripoli e nel quale è rimasto ucciso un agente e altri 7 sono stati feriti. Come ormai avviene sempre più spesso, l’annuncio arriva su Twitter dove gli estremisti hanno dichiarato: “I soldati del Califfato dello Stato hanno fatto esplodere il checkpoint di Ganzour” sull’autostrada costiera e minaccia di “compiere altre operazioni”. Lo riferisce l’agenzia egiziana Mena che spiega come sul profilo social i terroristi abbiano confermato l’attentato mostrando alcune immagini di quanto accaduto. Intanto questa mattina un’autobomba è esplosa a Misurata di fronte la caserma dell’esercito provocando una vittima, sebbene non ci siano state rivendicazioni, si pensa possa attribuirsi all’Isis.
A Sirte invece continuano gli scontri tra i membri di Daesh e della milizia tripolina Fajr Libia, che negli ultimi due giorni ha causato la morte di diverse persone tra cui molti civili. Si tratta del primo grande conflitto tra le due parti opposte da quando i jihadisti sono entrati nella città il mese scorso, conquistando prima la radio e alcuni uffici pubblici per poi ritirarsi intorno al centro congressi Ouagadougou. Inoltre, a 70 km dalla città natale di Gheddafi, è stato trovato senza vita il tunisino Ahmed Rouissi, ricercatissimo terrorista leader del gruppo Ansar al Charia coinvolto tra l’altro, negli omicidi dei deputati Chokri Belaid e Mohamed Brahmi.