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ASSE OBAMA-HOLLANDE SUL NUCLEARE

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Il presidente americano, Barack Obama, e quello francese, Francois Hollande, si sono sentiti telefonicamente per discutere sul nucleare iraniano. Un comunicato della Casa Bianca spiega che i due leader “hanno riaffermato il loro impegno per raggiungere un accordo di lungo termine globale che affronti in maniera completa e verificabile le preoccupazioni della comunità internazionale sul programma in questione, notando al contempo che la Repubblica islamica deve intraprendere dei passi per risolvere diversi argomenti rimanenti”.

“Il negoziato sul nucleare con l’Iran è stato l’oggetto principale della telefonata” così scrive su Twitter il Consiglio per la sicurezza nazionale americano. C’è stata infatti anche una conversazione tra il segretario di Stato Usa John Kerry e il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov che ha affrontato “l’andamento delle trattative sul dossier nucleare iraniano” costatando “la necessità di arrivare al più presto a una soluzione reciprocamente accettabile”.

Proprio ieri Obama, in occasione del Nowruz, il Capodanno persiano che viene fatto coincidere con l’equinozio di primavera, aveva mandato un messaggio indirizzato ai giovani di Teheran. Nel video postato su Youtube, il presidente americano ha esortato gli iraniani a fare pressioni sui loro leader affinché accettino l’intesa sul nucleare. “Sono di fronte a un bivio – ha detto il presidente Usa – Se rimangono sulla strada su cui si trovano, il Paese rimarrà isolato dal punto di vista internazionale. E questo avrà delle ripercussioni sull’economia e di conseguenza sulla vita delle famiglie della Repubblica islamica e soprattutto dei giovani, i quali non avranno le opportunità di lavoro che invece potrebbero avere”. Se invece accetteranno l’intesa, ne beneficieranno tutti: “Ci saranno più investimento stranieri, maggiore occupazione, scambi culturali e possibilità di viaggiare all’estero”. A conclusione del suo messaggio Obama ha aggiunto: “Ci sono persone  nei nostri due paesi che si oppongono a questo accordo, ma dobbiamo concluderlo se desideriamo un futuro migliore”.

don Marco Mondelci: