Il principe miliardario saudita Alwaleed bin Talal è stato arrestato per corruzione. La maxi operazione è stata voluta dal re Mohammed Salman e – finora – ha portato all'arresto di 11 principi e di 38 ex ministri del Regno. Per loro, solo celle “dorate”: secondo quanto dichiarato da un funzionario governativo saudita, i principi e gli ex ministri sono stati messi agli arresti…in hotel di lusso.
Il principe
Con un patrimonio stimato attorno ai 20 miliardi di dollari, il principe Alwaleed è uno degli uomini più ricchi e influenti al mondo. I suoi investimenti spaziano dal social network Twitter alla Apple, dalla News Corporation di Rupert Murdoch al colosso bancario Citigroup, dalla catena di hotel Four Seasons al servizio di taxi Lyft. La notizia ha fatto affondare le quotazioni della compagnia, che ha lasciato sul terreno quasi il 10%, e anche l'indice guida della Borsa saudita.
Il principe – spiega Ansa – è anche azionista di maggioranza dei canali in lingua araba che fanno capo al gruppo Rotana. E pur non avendo una posizione ufficiale nel governo saudita, il reale ha sempre detto la sua nelle questioni che riguardano la vita del regno, come ha fatto l'anno scorso con il suo appello a favore delle donne al volante.
Rimpasti al potere
L'emittente satellitare al-Arabiya, canale saudita, ha dato notizia ieri sera dei “rimpasti” al potere decretati dall’anziano sovrano Salman, tramite decreti reali: è stato rimosso il ministro dell’Economia Adel Fakeih e nominato il suo vice; inoltre, è stato licenziato anche il principe Mutaib bin Abdallah, il capo della Guardia nazionale: amico dell’ex principe ereditario Mohammed bin Nayef, allontanato quest'ultimo da re Salman dalla successione lo scorso giugno per fare spazio al figlio Mohammed bin Salman.