Si è arreso, il gruppo armato che chiedeva le dimissioni del presidente Serge Sarkisian, in Armenia. Dal 17 luglio, era asserragliato con alcuni ostaggi, a Ierevan, la Capitale, all’interno di un Commissariato. La notizia è stata data fonti della Sicurezza armena, che ha comunicato di avere effettuato venti arresti.
“L’operazione antiterroristica è terminata e ha costretto i membri del gruppo a deporre le armi e ad arrendersi: venti terroristi sono stati arrestati”, c’è scritto in un comunicato. I membri del gruppo erano sostenitori di Jirair Sefilian, un importante esponente dell’opposizione, arrestato nel giugno scorso, dopo un tentativo di occupazione degli edifici governativi e dei centri di telecomunicazione nelle Capitale armena.
Nel corso dell’assedio sono stati uccisi due poliziotti. I due ultimi ostaggi che erano ancora in mano ai terroristi erano stati già rilasciati prima dell’irruzione della Polizia.
Due giorni fa, una sessantina di manifestanti al grido di “Armenia indipendente” e “Serge, vattene”, in favore dei dissidenti del presidente Sarkisian, sostenitori di Jirar Sefilian, da tempo in carcere per avere fortemente criticato il Presidente, sono rimasti feriti negli scontri con le forze dell’ordine antisommossa.