Diverse migliaia di manifestanti si sono accampati in piazza nel centro di Buenos Aires per chiedere che venga dichiarato lo stato “d'emergenza alimentare” in Argentina a causa della grave crisi economica a poche settimane dalle presidenziali. Tra i manifestanti anche famiglie con bambini, che intendono restare accampate per 48 ore sulla strada 9 Luglio in pieno centro. Insieme a loro, associazioni e sindacati. Sempre ieri altre manifestazioni si sono tenute davanti a Plaza de Mayo, davanti al palazzo presidenziale. Lo scrive Rainews.it.
Gli aiuti della Chiesa
SecondoĀ un rapporto realizzato dallāOsservatorio del disagio sociale dellāUniversitĆ Cattolica Argentina (Uca) per la āDefensoria del Puebloā della Provincia di Buenos Aires, nn minore su 3 nellāarea metropolitana della capitale argentina – che conta oltre 3 milioni di abitanti nel solo distretto urbano – ha problemi nellāaccesso allāacqua potabile e ad unāalimentazione in grado di assicurare il nutrimento indispensabile per la propria crescita. La Chiesa argentina ĆØ andata incontro alle esigenze della popolazione conĀ la Colletta nazionale āMĆ”s por Menosā. Giunta alla sua cinquantesima edizione, la colletta ĆØ promossa per sostenere oltre mille progettiĀ nelle regioni piĆ¹ povere e periferiche del Paese, dove la crisi economica ha attanagliato maggiormente le famiglie come una morsa. “DataĀ la grave crescita dellāindigenza, della povertĆ , della disoccupazione e lāaumento indiscriminato del prezzo del cibo nel paniere di base, ci troviamo in una situazione di emergenza alimentare e nutrizionale”, ha commentato su SirĀ Jorge Lugones, vescovo di Lomas de Zamora e presidente dellaĀ Commissione episcopale argentina.Ā Secondo la Pastorale sociale ĆØ necessario improntare con urgenza āun paniere di base per la prima infanzia, con prodotti essenziali che possono essere distribuiti gratuitamente o a costi convenzionati,per garantire sicurezza alimentare e nutrizionale, salute e assistenza di qualitĆ per ragazze e ragazziā.Ā