In Arabia Saudita nel corso dell’ultima settimana sono state arrestate 33 persone, tra le quali 9 cittadini americani, sospettate di terrorismo. Lo riferisce il quotidiano Saudi Gazette citando una fonte anonima. Quattro americani sono stati arrestati lunedì scorso e altri 5 nei giorni successivi. Tra le altre persone ci sono 14 sauditi, 3 yemeniti, 2 siriani, un indonesiano, un filippino, un emiratino, un kazako e un palestinese. La fonte non ha precisato se ci siano collegamenti tra tutte (o alcune) delle persone arrestate e lo Stato islamico che, negli ultimi mesi, ha rivendicato diversi attacchi terroristici contro gli sciiti nel regno.
L’ultimo è avvenuto solo venerdì scorso nel corso della preghiera del venerdì in una moschea sciita nell’est del Paese: un kamikaze ha aperto il fuoco sulla folla dei fedeli, uccidendone quattro e ferendone diciotto, prima di essere bloccato vivo dalla folla. Le foto della cattura, che sono state anche pubblicate su Facebook, mostravano il terrorista nel momento in cui veniva immobilizzato dai fedeli inferociti poco prima che riuscisse ad azionare la cintura esplosiva che di certo avrebbe fatto molte più vittime. Qualche ora più tardi, tramite i media arabi, si era venuto anche a scoprire che l’uomo era accompagnato da un complice che però si era fatto saltare in aria all’esterno della moschea. Il numero delle vittime è poi salito a sette a causa della gravità delle ferite riportate dalle vittime.