Al via la corsa al trono nel Regno dell’Arabia Saudita. Mentre peggiorano le condizione del 91enne Abdullah bin Abdulaziz al-Saud, l’attuale re, ricoverato da due settimane, iniziano a definirsi i possibili successori.
Tra i possibili successori, a guadagnarsi il primo posto in lista è il principe della Corona e Ministro della Difesa, Salman bin Abdulaziz, fratellastro di Abdullah e con esperienza di governo, garantirebbe un passaggio di consegne lineare, in completa continuità con l’attuale re. A suo sfavore però giocano l’età e lo stato di salute, 80 anni per Salman con un infarto alle spalle e una demenza senile in crescita. “Se e quando dovesse diventare re – ha dichiarato l’analista – probabilmente il suo regno sarebbe il più corto nella storia della dinastia saudita”.
Proprio per questi motivi, il re Abdullah nel marzo 2014 preferì indicare una seconda alternativa e pensò al fratello minore, il principe Muqrin di 69 anni, suo stretto alleato ed ex capo dell’intelligence saudita. Purtroppo però non è ben visto dal resto del popolo a causa delle umili origine da parte materna.
La questione si complica considerando che grazie ad una legge emanata nel 1992 la corona può passare anche alla generazione dei figli o dei nipoti del sovrano. A proposito il quotidiano inglese ‘Financial Times’ ha spezzato una lancia in loro favore affermando che “leader più giovani potrebbero essere più adatti a gestire le divisioni sociali crescenti all’interno della società saudita, in cui da una parte ci sono giovani attivisti che chiedono maggiore democrazia e libertà, dall’altra puristi salafiti, che in molti casi appoggiano silenziosamente gli estremisti islamici”.