“Approvo l’iniziativa e la solidarietà globale che stanno dimostrando i leader europei” ma, considerata la gravità della crisi migratoria, “mi aspetterei che facessero di più”. Sono le parole del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, riportate durante un’intervista a una emittente radio cattolica in occasione della imminente visita del Papa al palazzo dell’Onu, in programma per il prossimo 25 settembre. “Le persone fuggono da guerre e persecuzioni alla ricerca di libertà e migliori opportunità e vanno protette”, ha aggiunto il segretario. L’afflusso migratorio senza precedenti che sta investendo il vecchio continente “E’ una sfida per il mondo e per l’Europa, continente che in passato ha beneficiato di questo tipo di migrazione”.
In merito alla visita di Bergoglio e del discorso che il Pontefice rivolgerà all’assemblea generale del palazzo di vetro, il segretario ha commentato: “Aspettiamo con grande entusiasmo la visita di Sua Santità, Papa Francesco. Questo sarà il mio quarto incontro con il Papa, ma la sua prima visita alle Nazioni Unite. Nella storia delle relazioni tra le Nazioni Unite e il Vaticano, penso che questo sia il primo caso in cui un Papa visiti le Nazioni Unite durante i lavori dell’Assemblea generale”. Francesco, dice Ban Ki-moon, “E’ un uomo umile con una grande umanità, è un uomo la cui voce ha una grande rilevanza morale. In particolare in questo mondo che sta sperimentando tanti conflitti, tanti profughi e migrazioni, tante violazioni dei diritti umani, il problema del cambiamento climatico, noi abbiamo veramente bisogno di una forte voce che richiami ai valori morali, come lo è quella del Papa”. “Gli sono grato – conclude il segretario generale – per la sua guida misericordiosa volta alla pace e in favore dell’umanità”.