Nuova strage di migranti in mare. Questa volta, teatro della tragedia, non è il Mar Mediterraneo, ma la parte di Oceano Atlantico che divide la Mauritania (costa africana nord occidentale) dalle isole Canarie, territorio spagnolo. Un tratto di mare particolarmente ostico a causa delle forti correnti oceaniche.
Il naufragio
Un'imbarcazione partita dal Gambia carica di migranti è naufragata al largo delle coste della Mauritania. Almeno 58 persone, tra cui donne e bambini, sono morte affogate. Una ottantina di migranti gambiani si sono salvati nuotando fino a riva. A darne notizia è stata l'Oim, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, impegnata al momento a collaborare con le autorità mauritane e l'Acnur “nel portare i primi soccorsi ed assistenza medica agli 83 migranti del Gambia” sopravvissuti alla tragedia. I superstiti hanno riferito che l'imbarcazione aveva lasciato il Gambia il 27 novembre con 150 persone a bordo e che era diretta alle isole Canarie. Le operazioni di ricerca continuano, anche se la speranza di trovare ancora qualche superstite sono ormai ridotte al minimo a causa del mare mosso. Non si conosce ancora la causa del naufragio del natante, forse troppo carico, oppure per colpa delle cattive condizioni meteo che potrebbero aver fatto rovesciare l'imbarcazione. Quello odierno è uno dei peggiori naufragi di quest’anno. Per il momento nessun commento dalle autorità del Gambia sulla tragedia. E' ancora vivo il ricordo del naufragio davanti alle coste di Lampedusa dello scorso 24 novembre, quando un barcone con circa 180 persone a bordo è affondato al largo dell'Isola dei Conigli. Il celere intervento della Guardia Costiera italiana consentì il salvataggio di 149 persone, tra le quali 13 donne e 3 bambini ma, secondo i superstiti, sul natante c'erano almeno altre 20 persone, disperse tra i flutti del mare.
Meno sbarchi e più vittime
Secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), nel 2018 un totale di 107.583 migranti e rifugiati sono giunti in Europa via mare e 2.133 sono morti nelle acque del Mediterraneo. Gli arrivi in Italia nei primi 11 mesi dello scorso anno sono stati 23.011, l'80% rispetto ai dati del 2017. Sempre l'Oim ha calcolato che nei primi 10 mesi del 2019, i migranti morti nel solo Mare Nostrum sono oltre mille. Nello psecifico, sono 1.041 le persone che hanno perso la vita mentre tentavano di giungere in Europa via mare. Il 2019 si conferma così il sesto anno in cui sono stati registrati più decessi. L'organizzazione ha inoltre riferito che 72.263 migranti e rifugiati sono entrati in Europa via mare dal primo gennaio al 2 ottobre, in calo del 14% rispetto alle 84.345 persone sbarcate nello stesso periodo dell'anno scorso. Gli arrivi in Grecia e Spagna sono stati rispettivamente 39.155 e 17.405. Gli arrivi in Italia sono stati 7.892 (21.119 nello stesso periodo del 2018) con un calo netto degli sbarchi. Ma le persone continuano a morire, come dimostra la tragedia di oggi. L'ennesima.