Riprende corpo, col passare delle ore, il vertice fra Donald Trump e Kim Jong-un a Singapore il prossimo 13 giugno. Le tensioni che avevano portato alla cancellazione del summit da parte americana hanno lasciato il posto a toni più concilianti, prodromici all'incontro.
Moon
Un funzionario della Casa Blu, l'ufficio presidenziale sudcoreano, ha ipotizzato che al vertice potrebbe partecipare anche Moon Jae-in. “Le discussioni sono appena cominciate, siamo in attesa di vedere cosa possa uscirne, ma in base al loro risultato, il presidente potrebbe unirsi a Donald Trump e a Kim Jong-Un a Singapore”, ha dichiarato il funzionario, specificando successivamente che una tale mossa potrebbe essere decisa prima dell'incontro a Singapore previsto per il 12 giugno.
Dialogo
Ri Son-gwon, a capo della Commissione per la Riunificazione delle due Coree, è, intanto, in viaggio verso Singapore, per discutere le questioni logistiche e di sicurezza del summit. Lo riferiscono all'agenzia Yonhap fonti diplomatiche statunitensi a Pechino, secondo cui l'alto funzionario nordcoreano è giunto questa mattina nella capitale cinese, in attesa del visto prima di imbarcarsi su un volo per la città-Stato del sud-est asiatico.
Diretta a Singapore, nel fine settimana, anche una delegazione statunitense, guidata dal vice capo dello staff presidenziale, Joe Hagin, per consultazioni relative al summit, nel caso in cui si tenga, dopo i colpi di scena degli ultimi giorni.
Telenovela
In un primo momento Trump in una lettera indirizzata al leader nordcoreano, lo aveva annullato, per poi cambiare idea, il giorno successivo, dopo la risposta di Pyongyang, definita “cordiale e costruttiva“. Nel fine settimana a fare risalire le quotazioni per l'atteso incontro, è stato anche il secondo vertice intercoreano in meno di un mese: Kim avrebbe espresso al presidente sudcoreano Moon Jae-in la sua “ferma volontà” di tenere il summit con Trump.