Dopo Ungheria e Polonia anche la Romania entra nel mirino dell'Unione europea riguardo a possibili violazioni dello Stato di diritto.
Accuse
Il vicepresidente della Commissione Ue Frans Timmermans si è detto “preoccupato” dall'introduzione di nuove leggi a Bucarest che “danneggiano gli sforzi nella lotta alla corruzione e l'indipendenza della giustizia“. Agli occhi dell'esecutivo comunitario “la situazione si è deteriorata”, ha spiegato in un dibattito all'Europarlamento sullo Stato di diritto nel Paese carpatico.
Le riforme contestate
Il governo socialista di Bucarest è sul banco degli imputati per una riforma della giustizia, una modifica del codice penale e la repressione di manifestazioni anti-corruzione. Il dibattito all'Europarlamento fa seguito alla decisione di avviare contro l'Ungheria la procedura dell'articolo 7 del Tue (Trattato Unione europea) per violazione dei diritti fondamentali. Sulla Romania la Commissione “non esiterà a agire se necessario per assicurare il rispetto dei trattati“, ha avvertito Timmermans, annunciando la pubblicazione di un rapporto il prossimo mese. Il vicepresidente dell'esecutivo comunitario ha lanciato un appello al primo ministro rumeno Viorica Dancila, presente al dibattito, a “ritornare immediatamente sui binari giusti” e a “astenersi da ogni passo che porti a un'inversione dei progressi” .
Replica
La replica di Dancila non si è fatta attandere. Il capo del governo ha respinto le accuse, chiarendo che le riforme contestate non sono state fatte per il meccanismo di cooperazione e di verifica del'Ue o i ministri del governo, ma “per i cittadini“. Il governo di Bucarest vuole “lottare contro le ingiustizie“. La premier rumena ha anche sottolineato che altri Stati membri dell'Ue hanno legislazioni analoghe a quelle rumene.
Dancila ha definito “fake news” le accuse nei confronti del suo esecutivo. “E' il parlamento che ha avviato questa riforma della giustizia e il parlamento è il rappresentante del popolo“, ha spiegato. Dancila ha comunque promesso di “dialogare” con l'Ue e di “tenere conto della commissione di Venezia” del Consiglio d'Europa. “Abbiate fiducia nella Romania, il suo percorso europeo e il rispetto dello Stato di diritto”, ha concluso Dancila.