I confini dello Stato Islamico continuano ad allargarsi e gli interventi della Coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti, nonostante possano contare sulla collaborazione di oltre 40 Paesi, sembrano non fermare la minaccia jihadista. La città siriana di Kobane, vicina al confine con la Turchia, è stata definitivamente assediata e la rabbia dei curdi turchi contro il governo di Ankara ha già causato oltre 14 morti in scontri con la polizia.
Per fermare l’espansione incontrollata del sedicente califfato occorrono nuove forze e la prossima entrata, annunciata ieri, sarà quella dei velivoli canadesi. Il parlamento di Ottawa, infatti, ha approvato a stretta maggioranza la mozione del governo di Stephen Harper per consentire l’unione nei raid aerei in Siria ed Iraq. Il premier, tuttavia, ha specificato che “gli interventi non comprenderanno l’invio di truppe di terra”.