Categories: Esteri

Amministrative: sarà battaglia in due grandi città

Logo Interris - Amministrative: sarà battaglia in due grandi città

Logo INTERRIS in sostituzione per l'articolo: Amministrative: sarà battaglia in due grandi città

A una settimana dalle elezioni amministrative in Turchia, l'incertezza regna sovrana nelle due più importanti città del Paese: Ankara e Istanbul. Lo sostiene l'ultimo sondaggio dell'istituto di ricerche statistiche Gezici. 

Capitale

A sfidarsi sono essenzialmente due coalizioni: la Alleanza nazionale, forte della maggioranza dei seggi in parlamento conquistata a giugno 2018 e formata dall'Akp del presidente Recep Tayyip Erdogan e dagli ultra-nazionalisti dell'Mhp e i repubblicani del Chp alleati dei nazionalisti di Iyi Parti, il “buon partito”, fondato due anni fa dalla leader di destra Meral Aksener proprio in seguito a una scissione dall'Mhp.
Nella capitale Ankara è la coalizione Chp-Iyi ad essere in vantaggio, con il candidato Mansur Yavas dato al 45,2%, inseguito dal candidato del partito di Erdogan, Mehmet Ozhaseki, indietro di 2 punti. Il sindaco uscente appartiene al partito Akp.

Megalopoli

Altra città fondamentale è Istanbul, con oltre 15 milioni di abitanti (su un totale degli 82 milioni dell'intero Paese). La sfida appare aperta in riva al Bosforo, con l'ex premier Binali Yildirim, da sempre fedelissimo di Erdogan, in vantaggio di mezzo punto sul candidato repubblicano Ekrem Imamoglu. Anche la metropoli sul Bosforo è stata governata dal partito del presidente negli ultimi anni.

Le altre

Sempre a detta del sondaggio, l'alleanza Akp-Mhp è data in netto vantaggio in altre grandi città dell'ovest del Paese, come Balikesir e Manisa, e del sud, come Adana e Hatay. La coalizione formata dai partiti di opposizione risulta prima nella città di Bursa, importante distretto industriale in cui sono presenti stabilimenti Fiat, e dovrebbe vincere pure a Smirne, città della costa egea tradizionalmente ostica per Erdogan, ma non inclusa in quest'ultimo sondaggio dell'istituto Gezici. 

Edith Driscoll: