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Amburgo, l’attentatore era un rifugiato a cui era stato negato l’asilo

E’ un rifugiato il 26enne autore dell’aggressione a colpi di coltello avvenuta ieri in un supermarket di Amburgo. Lo scrivono i media tedeschi. “Aveva contatti con ambienti salafiti”, ma anche “problemi psicologici e faceva uso abituale di droghe”, descrive l’attentatore il sindaco di Amburgo, Olaf Scholz. Al momento, non ĆØ ancora possibile dire con certezza “quale sia stato l’elemento scatenante tra le motivazioni religiose e l’instabilitĆ  psicologica”.

Asilo negato

Ahmad A., originario dell’Arabia Saudita, era arrivato in Germania nel marzo del 2015 dove era stato registrato come rifugiato a Dortmund, ma la sua domanda d’asilo era stata respinta. Il giovane, che precedentemente era stato anche in Svezia e Spagna senza mai ottenere asilo, non era stato rimpatriato dalle autoritĆ  tedesche perchĆ© sprovvisto di documenti.

L’attentato

Nel primo pomeriggio di ieri Ahmad ha ucciso un uomo di 50 anni e ferito altre sei persone accoltellandole in un supermarket cittadino della catena Edeka. La vittima ĆØ morta sul colpo e uno dei sei feriti ĆØ in gravi condizioni, ha detto la polizia tedesca.

Fuori dal market ĆØ stato inseguito e preso a sediate da diversi cittadini, permettendo cosƬ l’arrivo e l’arresto da parte della polizia. “Quello che mi fa arrabbiare – ha detto Scholz parlando con la stampa – ĆØ che il responsabile ĆØ una persona che ha chiesto protezione in Germania e che ha rivolto il suo odio contro di noi. Questi criminali vogliono avvelenare di paura la nostra societĆ , ma non ci riusciranno”.

Ieri, in tarda serata, la polizia ha effettuato una perquisizione nel centro di accoglienza dove viveva, a Langenhorn.

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