Abu al Hija, un alto esponente dell’Isis di origine tunisina, è stato ucciso nel corso di un raid compiuto da un drone nei pressi di Raqqa, roccaforte dell’organizzazione jihadista nel Paese. Il bombardamento, secondo quanto riferito dall’Osservatorio sui diritti umani, sarebbe stato eseguito da un velivolo senza pilota della coalizione guidata dagli Stati Uniti.
Al Hija si era recato in Siria solo 24 ore prima della sua morte, per volere del califfo Abu Bakr al Baghdadi, ed è il più importante leader del Daesh a perdere la vita in Siria nelle ultime settimane.
“La leadership dell’Isis è stata indebolita”, ha spiegato il direttore dell’Osservatorio, Rami Abdel Rahman. “Senza infiltrazioni tra i ranghi dell’Isis queste uccisioni non sarebbero possibili”, ha aggiunto, spiegando che è ormai “chiaro” che “Russia e Stati uniti si stanno coordinando nella lotta contro il gruppo dello Stato islamico”