Alta tensione fra India e Pakistan. Oggi le forze armate di Islamabad hanno annunciato di aver abbattuto due caccia indiani penetrati nello spazio aereo pakistano. Asif Ghafoor, su Twitter, uno dei due jet indiani è caduto nel Kashmir indiano mentre il secondo in quello pakistano e il pilota è stato arrestato dalle truppe presenti sul terreno.
Il raid
Ieri alcuni caccia di Nuova Delhi hanno bombardato “accampamenti di estremisti” nel Kashmir pakistano, un'azione che segue di due settimane un grave attentato kamikaze che ha causato la morte di 42 poliziotti nel Kashmir indiano. L'India ha rivendicato di aver ucciso 350 militanti del gruppo jihadista Jaish-e-Mohammad (JeM) ma Islamabad, che parla di “grave aggressione“, sostiene che non ci siano state vittime. Si tratta del primo bombardamento indiano sul territorio dalla guerra con il Pakistan nel 1971.
Reciproche accuse
L'esercito pakistano ha accusato l'India di aver violato il suo spazio aereo e, in risposta, ha fatto alzare in volo i caccia. Nel frattempo, con l'escalation che rischia di sfociare in uno scontro aperto, la comunità internazionale – in primis Cina e Ue – ha invitato alla “moderazione“. Il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, ha parlato al telefono con i ministri degli Esteri di entrambi i Paesi. “Ho riferito a entrambi i ministri che incoraggiamo India e Pakistan a esercitare moderazione ed evitare l'escalation a tutti i costi”, ha dichiarato il capo della diplomazia americana, secondo quanto riporta una nota del dipartimento di Stato Usa. “Ho anche incoraggiato entrambi i ministri a dare la priorità alla comunicazione diretta ed evitare ulteriore attività militare”, ha aggiunto.
Rischi
New Delhi ha parlato di “attacco preventivo” e ha reso noto che sono stati uccisi “un numero molto grande” di “terroristi”, tra i quali “almeno tre nomi di spicco”. “Alla luce di un pericolo immediato, un raid preventivo è diventato assolutamente necessario”, ha spiegato il ministro degli Esteri, Vijay Keshav Gokhale. Nell'operazione – secondo i media indiani – sarebbe stato ucciso il maestro Yousuf Azhar, alias Ustad Ghouri, cognato di Masood Azhar, leader del Jem. Islamabad, da parte sua, ha però affermato di “non volere una guerra con l'India”.